venerdì 14 gennaio 2011

La ricerca (precaria) di un lavoro (precario): una giornata tipo

Nessuno, con un mestiere stretto tra le mani, riesce a immaginare quanto sia impegnativo, stressante e disarmante la ricerca di un lavoro. E' un lavoro, credetemi. Con una sua metodologia, i suoi orari, la sua routine e la sua pazienza. Tanta pazienza. Un'altra cosa che non deve mai mancare ai giovani precari è proprio quella: la pazienza.

La mia, già labile di suo per una serie di svariati motivi, è messa a dura prova ogni giorno, ma faccio leva sul metodo. Come un qualsiasi lavoratore, punto la mia sveglia. Ci vogliono più o meno dai 2 ai 4 minuti per realizzare che è iniziata una nuova giornata di totale nullafacenza, piangersi addosso quel tanto che basta per alzarsi avvelenati dal letto e trangugiare un caffellatte e una briosche. Sì, perchè la fame alla sottoscritta non manca mai. E mentre il mondo intero si prepara ad iniziare una giornata lavorativa, inizia anche la mia, da precaria inattiva. Accendo il mio pc, guardo la posta, guardo le news utili (in ordine: cinema (italia ed estero) e poi la pagina italiana...grande strumento Google Reader), ne scrivo qualcuna da postare sul sito che gestisco (ripeto, gratis et amore dei) per tenermi sempre allenata con la scrittura....e poi inizia il calvario quotidiano.

Dopo aver consultato le offerte delle solite pagine (università, siti delle riviste, giornali, case di produzione tv, cinema, ecc.), non contenta, mi iscrivo anche a qualche sito di agenzie interinali/siti specializzati in ricerca di lavoro, tra cui anche l'inguardabile e incasinatissimo Monster.it. Ma parliamone: mi sono iscritta tipo ad aprile/maggio 2010 (a un paio di mesi dalla mia laurea), specificando a più riprese quali fossero le mie esigenze lavorative in base al mio curriculum. Bene, non serve a un cazzo. Tra le proposte consigliate per me (in base al mio cv, secondo loro), mi compare puntualmente: operaia specializzata in..., addetta call center, agente di commercio, agente assicurativo. Adesso, mi rendo conto che la mia laurea sembra una barzelletta, ma non potete spacciarvi come sito specializzato in ricerca di lavoro, facendoci fare due palle così a compilare ad hoc il nostro profilo, se poi le opportunità lavorative non coincidono affatto con la nostra esperienza.

Andiamo oltre. Dopo aver consultato (senza risultato) i siti, si passa alla fase stalking delle aziende. Ho un elenco sul mio pc, grazie al comodissimo strumento Sticky Notes di Windows7, con tutti gli indirizzi delle aziende a cui sono interessata, sul desktop SEMPRE VISIBILE. A cadenza mensile, giro ad ognuna di loro il mio curriculum, o, nella maggior parte dei casi, compilo l'apposito form presente sui siti appositi, se proprio non riesco a trovare un contatto. Ecco, non fatevi ingannare: nella maggior parte dei casi (salvo eccezioni specifiche, come mi è successo pochi giorni fa) i form sono una presa per il culo. NON LEGGERANNO MAI IL VOSTRO CURRICULUM, probabilmente finirà in spam o sarà oggetto di grasse risate di qualche selezionatore bontempone.

NDR: Alla luce di questo, vi do un consiglio partorito dalla mia esperienza (ancora allo stadio iniziale) di lavoratrice precaria alla continua ricerca di occupazione: quando compilate il vostro CV (vi consiglio di usare il modello europeo , quello più facile da gestire), EVITATE DI RACCONTARE I CAZZI VOSTRI. Nel senso, selezionate con coerenza le vostre passioni e attività lavorative che avete fatto nella vostra vita...se avete cantato nel coro della vostra parrocchia per anni, esibendovi anche in recite natalizie, magari evitate di scriverlo. Se amate vestirvi da donna come Ed Wood in Glen or Glenda, magari non state a specificarlo. Per un motivo solo: non vi prenderanno sul serio. Alla fine, state cercando posto di lavoro, mica state organizzando una bicchierata tra amici?! Ripeto, ho i miei buoni motivi per dirlo. Non posso dire altro.

Dopo questa breve parentesi da Intervallo con i consigli del venerdì, torniamo al nostro mestiere da precari in cerca di lavoro. Invito tutti voi a mandare a cadenza mensile il vostro cv: prima o poi un posto si libera, un colloquio si farà (già la fase colloquio è una fase importante, vuol dire che qualcuno almeno è stato attento a qualcosa sul vostro cv...non importa cosa), e voi potrete mettervi un attimo in gioco. Ma della fase colloquio parleremo...mi sa che sarà una saga in puntate perchè se ne vedono di tutti i colori e vale la pena elencarli tutti.

ROMPETE I COGLIONI, in sostanza.

Terminata la vostra fase di ricerca, fate altro. Io, ad esempio, dopo aver consultato per almeno tre ore offerte di lavoro, aver inviato cv (nella maggior parte delle volte consapevole di aver scritto a vuoto!) ed essermi riempita la testa di annunci possibili, ho la necessità di staccare. Faccio un caffè, chiacchiero con il mio ragazzo (che lavora da casa), scarico la mia rabbia sull'X-BOX360 a Street Fighter IV. Recupero qualcuno su qualche programma di messaggistica per fare due chiacchiere. Insomma, svagatevi altrimenti se si inizia a pensare, si cade nel baratro.

...ed è proprio sulle persone con cui chiacchierare che termino questo post. A cui in questi giorni dedicherò un importante capitolo, anche in virtù del secondo comandamento del lavoratore precario: sceglietevi BENE le persone con cui chiacchierare, soprattutto se poi si finisce indissolubilmente a parlare di (non) lavoro. Potrebbero avere effetti collaterali, anche gravi. Ma non aggiungo altro.

Buon week-end, amici precari (e no).

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